Giarre: la meteora liberty

 

Con l'approssimarsi degli anni Trenta, quando sembrava ormai certo e scontato che il Liberty, stile di matrice europea assurto anche in Sicilia ai più alti fastigi dell'arte, avesse esaurito la sua linfa vitale, la borghesia giarrese si rivelò committente privilegiata della progettazione di un palazzo che racchiudesse nell'articolazione degli spartiti architettonici interni ed esterni gli ultimi aneliti di quello stile che aveva, sia pure nel breve volgere della sua stagione, pervaso mentalità e modo di vivere di larghe fasce sociali. Il palazzo Bonaventura (ex Quattrocchi) in via Callipoli al civico 170, realizzato nel 1927 su progetto dell'architetto G. Aiello, continua e porta fino in fondo la rottura della tradizione formale che, in chiave neoclassica a metà Ottocento ed eclettica sul finire del secolo, aveva arricchito il tessuto urbano di eleganti e pretenziose dimore in cui si specchia in tutta la sua cristallina immagine la creatività di progettisti e artigiani chiamati a svolgere un ruolo che non esitiamo a definire "storico", nel momento in cui essi seppero e vollero coniugare la vocazione commerciale della città con le esigenze del vivere moderno.Il Palazzo, che trovasi ben inserito nel cuore pulsante del centro storico, con i suoi repertori decorativi dal forte accento floreale, si propone al visitatore come un esempio del più eccentrico Liberty, di cui i due rosoni ad intarsi policromi, simmetricamente disposti nel fondo rosso-bruno dell'ardito prospetto, danno ampia prova.

Se è vero che il livello culturale di una comunità si misura dalla capacità di tradurre in testimonianze visive lo spirito dell'epoca, ci piace concludere questo flash accostando le fantasiose decorazioni della facciata di questa emblematica costruzione del Liberty giarrese con gli abbellimenti artistici che spesso si ammirano nei sipari dei palcoscenici dei grandi teatri.

 

Lucia Contarino webmaster e web designer
www.luciacontarino.it
luciacontarino@tin.it