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Ben presto però lasciò S, Venerina e venne a Riposto dove svolse la maggior parte del suo apostolato: fu cappellano della Matrice, fondatore di un Ospedale Civile, dell'associazione delle Dame di Carità e di S. Vincenzo de’ Paoli; in ogni attività metteva tutte le sue energie e i! suo entusiasmo di sacerdote. A
proposito della fondazione dell'Ospedale così leggiamo testualmente nel
discorso recitato dal Sacerdote Dott. Antonino Lanza il giorno delle
esequie: "... fu veduto partir
di buon ora, rincasare a notte, correre da un ufficio all'altro, battere
nello stesso giorno le porte del Comune, della provincia; rincorrere
ingegnieri, deputati, imprenditori, operai; abboccarsi col Vescovo e col
Ricevitore del Registro, con !a Croce Rossa, con l'ente dei consumi, ed
ottenere l'Ospedale Civile. Cosi faceva in tutte le sue imprese, fosse
anche per un certificato, per una licenza, per un sussidio, per
patrocinare un'opera di beneficenza e seguitava così. fino alla fine
della consecuzione dell'opera non curando il dispendio di tempo, di
forze, di denaro; prodigando ingegno cuore e salute", Mons. Calì era, come
abbiamo detto, un sacerdote instancabile e tenace, mentre lavorava a
Riposto, attendeva pure alle cure religiose della vicina contrada di
Torre finché per volere di Mons. Arista si dedicò, sempre a Riposto,
alla costruzione di una nuova parrocchia che fece sorgere sotto gli
auspici ed il nome di S. Giuseppe. Di essa fu il primo parroco e svolse
la sua missione sacerdotale con saggezza illuminata, scrupolo e dignità. Stimato molto nell'ambiente
cittadino e diocesano venne insignito in epoche diverse per le sue doti
sacerdotali ed umane di vari titoli di onorificenze; fu fatto cavaliere
della Corona d'Italia, cameriere segreto e poi prelato domestico di Sua
Santità. Durante gli anni del suo
parrocato nella nostra Chiesa di S. Giuseppe concepì l'idea di affidare
la parrocchia, che sentiva come creatura sua, ad un ordine religioso.
Per questo scopo si recò allora a Roma per incontrarsi con il Superiore
dell'Ordine Salesiano, ma per vari motivi l'accordo non fu possibile. Si
rivolse allora alla congregazione dei PP. Giuseppini di Asti, dietro
consiglio di Mons. Evasio Colli, vescovo in quegli anni di Acireale, che
aveva avuto modo personalmente di conoscere e apprezzare l'opera degli
Oblati. Fu
così che Mons. Cali si recò ad Asti dove si incontrò con il Superiore
generale P. Garberoglio; da questi ricevette l'assicurazione della loro
venuta in Sicilia per prendere possesso della Parrocchia, che Mons. Calì
donò con gioia ai Giuseppini rassegnando così, sei anni prima di
morire le sue dimissioni, ma rimanendo ad essa legato fino alla morte
che avvenne il 23 marzo del 1939. I Padri Giuseppini
arrivarono a Riposto il 2 febbraio 1932 e furono accolti dalla
popolazione in modo solenne come leggiamo negli appunti di P. Ferdinando
Brignano primo parroco Giuseppino: "Il giorno 1
febbraio 1932 alle ore 7.45 si partì dalla Casa Madre per Riposto a
prendere possesso e governare la Parrocchia di S. Giuseppe. I destinati
furono: P. Ferdinando Brignano in qualità di parroco, P. Giuseppe Salvi
in qualità di Vicario cooperatore e fratel Bongiovanni Cocino quale
sacrestano; accompagnava i confratelli il Rev.mo Vicario generale P.
Filippo Berzano, Si giunse a Riposto il 2 febbraio alle ore 15.30. Le
accoglienze furono solenni. Oltre al molto Rev.do Don Rosario Cali,
fondatore della parrocchia di S. Giuseppe e primo parroco, alla stazione
ci attendevano il Rev.mo Arciprete della Matrice, i Sacerdoti della città
e viciniori, l'illustre Signor Commissario prefettizio e tutte le
autorità civili e scolastiche e gli alunni delle scuole elementari. Salutate le
autorità, preso posto sopra le automobili, precedute dalla banda
musicale, seguite dal molto popolo si arrivò alla parrocchia di San
Giuseppe, in chiesa parlarono il molto Rev.do Don Rosario Calì, il Rev.
Don Berzano e P. Ferdinando; seguì la benedizione col Santissimo
Sacramento». 1932-1946
Dal 1932 al 1946 si sono
avvicendati come vicari cooperatori i Padri: GIUSEPPE
SALVI PAOLO
FERRERÒ STELLA
VITALE FRANCESCO
BRIGNANO FRANCESCO
SORDO GIOVANNI
BAGOZZI SERAFINO
BENEDETTO GIUSEPPE
CORBELLINI GIOVANNI
BOCCINIONE STELLA
VITALE LINO
CEOL FRANCESCO
CERINA VINCENZO
CIANFRIGLIA LORENZO
DE MARTINI, I
fratelli coadiutori e i fratelli chierici di quegli anni furono:
Giovanni Cocino, Agostino Viadana, Isidoro Intelisano, Michele Sandri,
Giuseppe Libardoni, Andrea Mittino, Fratel Martino, Stefano Cavanna,
Orlando Piva, Giovanni Ciocca. P, Ferdinando oltre ad
essere parroco della Chiesa di S. Giuseppe fu anche vicario foraneo ed
economo della Chiesa Madre durante il periodo della guerra, prima che
fosse nominato parroco l'Arciprete Mons. Grasso. Inoltre P. Brignano e
gli altri confratelli ebbero cura pure della Chiesetta della Badia, di
quella dedicata alla Madonna della Lettera e di quella di S.Anna. Fin dai primi anni della
loro venuta i Padri diedero al loro lavoro apostolico un'impronta
tipicamente marelliana-giuseppina curando molto tra l'altro la devozione
a S. Giuseppe e divulgando la spiritualità del fondatore (circolavano
fin da allora le Briciole d'oro di «P. Rainero" e l'Joseph, il
bollettino della congregazione), In parrocchia continuarono e
fiorirono le associazioni cattoliche preesistenti, tra cui quelle delle
figlie di Maria e delle dame di carità, ebbe invece inizio la F.U.C.I.
(federazione universitari cattolici italiani) e l'unione cooperatori.
Giuseppini. A proposito dì quest'ultima tra gli appunti di P. Ferdinando
leggiamo: "L'iniziativa dell'unione cooperatori giuseppini fu
lanciata nel gennaio del 1934 con circolare a domicilio e Statuto.
Aderirono con entusiasmo circa 100 tra cooperatori e cooperatrici.
Solenne Inaugurazione: il 22-23 aprile, solennità del patrocinio di S.
Giuseppe, se ne fece l'inaugurazione. Il 22 in Chiesa al Vespro
furono letti i nomi dei cooperatori, delle cooperatrici e dei devoti di
S. Giuseppe, quindi chiusi in un cuore d'argento appeso poi sul petto di
S. Giuseppe. Il 23 nel nostro teatrino si
fece il primo convegno e ne furono nominati i dirigenti, II Direttore il Superiore
della Casa, presidente Mons. Rosario Cali; segretario Cap. Rosario
Au-ditore; Zelatore il Sig. Salvatore Rapisarda". Infine un ricordo merita
pure in quegli anni la schola cantorum grazie alle cure dei Padri:
Salvi, Corbellini e Stella. 1946-1955
Costituì poi,
nell'ambito della parrocchia un collegio per studenti a cui attendevano
soprattutto P. Alessio e P. Andrea e fu anche, in quegli anni critici
del dopoguerra, direttore della P.O.A. (Pontificia Opera Assistenza) a
livello cittadino. La
sua autorità non conobbe sosta e sono molti ancora oggi i ricordi che
si hanno di lui in parrocchia: era visto spesso in giro con la tunica
imbrattata di calce in compagnia del padre Ovidio che collaborava con il
figlio mettendo a disposizione anche lui con entusiasmo e generosità la
sua bravura di maestro muratore. Furono
cosi costruiti con sacrifici, il convitto, l'attuale sacrestia, il nuovo
oratorio femminile e con le aule di catechismo, la sede della G.I.A.C.
di fronte all'oratorio maschile, infine sua nuova sistemazione P.
Pompilio diede anche al teatro. Lasciò
Riposto nel 1955 trasferito presso la parrocchia Madonna dei Poveri a
Milano. 1955-1958
In questi anni,
grazie alle cure di Padre Alessio prima e più tardi dì P. Giovanni; si
distinsero molto a livello diocesano il gruppo dei chierichetti
(ministranti) tanto da meritare “Premi-Roma", “medaglie" e
“gagliardetti" visibili ancora nella sacrestia parrocchiale. Il 1958 fu poi un anno
memorabile perché venne celebrato il 25° di apostolato giuseppino in
Riposto. Dal 30 gennaio all'11
febbraio di quell'anno la parrocchia visse giornate indimenticabili.
Venne a dare la sua preziosa collaborazione P. Giuseppe Salvi, vicario
cooperatore del primo parroco P. Brignano, e degno di lode fu pure
l'impegno dei soci di A.C., delle figlie di Maria e della Schola
Can-torum femminile. 1958-1966 Il 31 agosto del 1958 P.
Pietro Rigon, trasferito ad Armeno come maestro dei novizi, lasciava la
parrocchia alle cure di P. Antonio Sinibaldi che venne collaborato nei
vari anni da P. Giovanni Poy, da P. Felicino Sailis, da P. Armando
Ciocca, da P, Vittorio Graziani; sacrista fratello Stefano Cavanna il
quale, dopo qualche anno di assenza, in cui venne sostituito da fratet
Donato Passarella, torna a lavorare tra noi. Negli otto anni della sua
permanenza, padre Antonio si legò molto alla parrocchia, e guidò con
molto zelo sacerdotale, dedicando ad essa tutte le sue energie ed il suo
entusiasmo. Collaborato dai vice-parroci
dedicò particolari cure alla catechesi sia dei piccoli che dei grandi,
che non si stancava mai di istruire oltre che nelle riunioni settimanali
A.C. anche negli appositi incontri domenicali prima della messa
vespertina. Grazie
al suo interessamento la Chiesa fu arricchita in quegli anni
dell'orologio, della maggior parte dei banchi e dell'artistica Via
Crucis in legno, proveniente dal ben noto centro di Ortisei in Trentino. Nel luglio 1962 fu poi
celebrata la ricorrenza del trentennio dei PP. Giuseppini a Riposto, i
festeggiamenti furono solenni e per l'occasione ci onorò della sua
presenza anche il Superiore Generale della congregazione P. Pietro
Magnone. 1966-1972
Anche la nostra parrocchia,
sotto la guida di P. Vittorio e degli altri Padri, si aprì a questo
nuovo spirito adeguandosi volentieri alle nuove riforme qualcuna delle
quali si riflette all'interno della chiesa stessa: intendiamo
precisamente riferirci all'altare di legno rivolto al popolo sovrastato
in alto da un artistico crocifisso voluto da P. Vittorio e realizzato da
un suo nipote: il pittore Astorre Graziani. In questo periodo inoltre la
nostra chiesa fu ornata della bella statua di San Giuseppe lavoratore su
legno e eseguita su commissione ad Ortisei, di alcune nuove statuette in
gesso rappresentanti i pastori e i Magi per abbellire il presepe nel
periodo natalizio, e del nuovo organo. Infine meritano pure un
ricordo in questi anni l'impegno della "Schola Cantorum” e le
attività oratoriane e sportive ad opera del settore giovani. 1972-1976
In questo periodo, dietro
interessamento di P. Sala, si rinnovarono in Chiesa le apparecchiature
del microfono e si pavimentò il campetto dell'oratorio femminile. 1976-1983
Come vice-parroci si sono
avvicendati P. Isidoro Intelisano, P. Felicino Sailis e P. Alfredo
Gatti, continuando a prestare il suo servizio come fratello coadiutore
Fra Donato Passerella. Fin dalla sua venuta P.
Salvatore, con le doti umane e sacerdotali che lo contraddistinguevano e
lo rendevano caro a tutti, si adoperò per ricostruire il gruppo
giovanile e la "Schola cantorum” parrocchiale. Molte cure dedicò,
inoltre, alle attività catechistiche e oratoriale. Infine va ricordata, pure di
questi anni, la celebrazione, nel 1979 del centenario della nascita
della congregazione giuseppina. Per l'occasione un gruppo di
parrocchiani, sotto la guida di P. Salvatore, si recò a Roma per
partecipare ai festeggiamenti. L'avvenimento fu anche solennizzato in
parrocchia e gradita fu la presenza di S. Ecc. Mons. Pasquale Bacile,
vescovo della nostra Diocesi di Acireale e di P. Severino Dalmaso,
superiore generale della congregazione. Nel settembre 1983, a motivo
di un necessario ridimensionamento, i padri Giuseppini lasciarono la
parrocchia di S. Giuseppe. 1983-1992
1992-2001
2001-
2006 - 2008 Dopo la partenza di P. Angelo Carbone è stato nominato dal superiore della Congregazione “Amministratore parrocchiale” con funzione di parroco P. Lucio Peretta, che ha svolto con molta dedizione e spirito di umiltà il suo servizio fino al 20 gennaio 2008. In questa data Padri canossiani, dopo 24 anni di permanenza, lasciano per mancanza di vocazioni, definitivamente la parrocchia di San Giuseppe che, dopo essere stata gestita per 75 anni da religiosi, sarà affidata a preti diocesani.
Gennaio 2008 - giugno 2008
Il
20 gennaio 2008 il Vescovo mons. Pio Vico nomina ad interim
“amministratore parrocchiale” P. Antonino Russo vicario
foraneo e parroco della chiesa Gesù lavoratore di Giarre. Questi,
ben collaborato da P. Mario Gullo e da P. Richard Zapata, si è
adoperato con tutte le sue forze perché la comunità di San Giuseppe
non interrompesse nessuna delle attività in corso.
Dal 2008
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