20 ottobre 2002 |
Il
Signore Il giorno della
comunità Vivere
l’autunno Le stagioni
della comunità La mia comunità Per
la tua parrocchia Collabora,
soffri e prega per la tua parrocchia… Chiedi
a Dio che sia casa di famiglie, fraterna e accogliente… dà il tuo
contributo perché questo si realizzi in pienezza. Collabora,
soffri e prega per la tua parrocchia perché sia una vera comunità di
fede: rispetta il parroco anche se avesse mille difetti… Guardalo con
l’occhio della fede… prega ogni giorno per lui. Collabora,
soffri e prega perché la tua parrocchia sia vera comunità
eucaristica… godi e sottolinea con tutti le cose belle della tua
parrocchia… rimboccati le maniche per fare tutto quello che ti viene
chiesto. |
Celebrazione del mandato agli operatori pastorali – 20 ottobre
2002 Canto
d’inizio: Con Francesco…
Saluto del presidente
che invita l’assemblea a sedersi. Si crea un clima di silenzio. Parte un arpeggio di
chitarra. A questo punto un lettore legge: Il giorno della comunità Mentre viene portato
all’altare un cesto ricolmo di foglie secche un lettore legge: Vivere l’autunno Mentre viene portato
all’altare un ramo secco un lettore legge: Vivere l’inverno Mentre viene portato
all’altare un mazzolino di fiori un lettore legge: Vivere la primavera Mentre viene portato
all’altare un cesto di frutta un lettore legge: Vivere l’estate L’arpeggio sfuma e la
celebrazione continua dalla Colletta in poi. Acclamazione
al Vangelo: La tua Parola Dopo l’omelia si
presentano intorno all’altare i rappresentanti degli operatori
pastorali. Il presidente dice: Padre della luce, Guarda con bontà, o
Padre, questi tuoi figli e figlie Dio Padre, che ha rivelato
in Cristo la sua verità e il suo amore, Il Signore Gesù che ha
promesso di rimanere con la sua Chiesa sino alla fine dei secoli, Lo Spirito Santo sia sopra
di voi, E su tutti voi qui
presenti, Preghiere dei fedeli
Presidente:
Fratelli e sorelle, oggi con tutta la Chiesa sparsa nel mondo, apriamo
il nostro cuore e le nostre mani al Vangelo e chiediamo al Padre la
forza per testimoniare il suo amore nella fedeltà agli impegni di ogni
giorno: Preghiamo insieme e diciamo: ascoltaci, o Signore.
Presidente:
O Padre, che gradisci la preghiera di chi ti invoca con fede, aiutaci a
realizzare ciò che ti abbiamo chiesto e fa’ che in ogni parte del
mondo sia riconosciuta e accolta la tua Parola. Per Cristo nostro
Signore. All’offertorio mentre
si esegue un arpeggio di chitarra un lettore legge: Portiamo all’altare
col pane e il vino alcuni segni delle attività della nostra parrocchia:
i catechismi, i sussidi dei campi scuola di questa estate, una
tunichetta di ministrante, una chitarra, un pallone, uno straccio per
togliere la polvere… Questo sono io, questo
sei tu, questo siamo noi. Una mano tesa verso un’altra mano. Un passo
dopo passo. Colore dopo colore. Io, tu, ora un noi; la mia esperienza,
la tua esperienza, il mio difetto, il tuo pregio, il tuo difetto, il mio
pregio. Io, tu, ora un noi: comunità. L’arpeggio di
chitarra si risolve negli accordi del
canto d’offertorio: Frutto della
nostra terra. Santo:
E’ il Signore Canti
di comunione: Te al centro del mio cuore; Tu sei Dopo la comunione si
spengono le luci, tranne quelle degli altari laterali, e si tolgono
dall’altare i fiori e le candele. Parte un arpeggio di chitarra. Dopo
qualche secondo un lettore legge, mentre dal fondo della chiesa vengono
portati dei teli colorati (azzurro, verde, nero, giallo, arancione,
marrone, rosso): La mia comunità La mia comunità La mia comunità La mia comunità La mia comunità La mia comunità La mia comunità E’ questo fuoco la
nostra comunità. L’arpeggio continua
ancora per una decina di secondi e poi sfuma La celebrazione si
conclude con l’orazione e la benedizione. Canto
finale: E’ più bello insieme Alle porte della Chiesa due giovani distribuiscono un foglio-ricordo della giornata. |