Saluto ai nuovi Padri rivolto dal Presidente parrocchiale dell’A.C. prof. Sebastiano Blancato a nome di tutta la comunità 

Cari padri Canossiani, Padre Saverio, Padre Lorenzo,

vi  porgiamo il benvenuto a nome della comunità di questa, chiesa dedicata a S. Giuseppe e di quanti vogliono associarsi ai nostri sentimenti. Cogliamo l'occasione per salutare il P. Superiore dei Canossiani, il Vescovo, i Parroci, i Religiosi, le autorità e tutti gli intervenuti. Questa amata parrocchia non ha una grande estensione, ma sino ad ora ha dato prova di grande vitalità cristiana. A tale scopo determinante è stato l’apporto apostolico ed educativo che hanno dato per 51 anni i Padri Giuseppini, vostri predecessori, ai quali ancora sono rivolte la nostra stima e riconoscenza. Con la vostra venuta si apre un nuovo capitolo, certo degno non meno di quello che si è chiuso:pertanto è vivo in noi il desiderio di collaborare e di continuare nel sentiero di cristianità, già tracciato dalle generazioni di parrocchiani e padri, che qui hanno preceduto. La nostra riconoscenza per il promettente futuro che già stasera si schiude per questa comunità è in primo luogo per il Signore che in questo modo ha voluto estendere il suo paterno mantello, quindi per la Sua divina Madre e S. Giuseppe, sommi intercessori tanto invocati e venerati tra queste mura. E un grazie indubbiamente di cuore vogliamo esprimere a sua Eccellenza Mons. Malandrino: strumento di certo divino, egli molto si adopera e con fatica e fede per questa diocesi, ricomponendone le membra che il tempo inesorabilmente logora, e, ove sia possibile, rifondandone nuove strutture, come nel caso della Parrocchia S. Giuseppe a Riposto.
Ma un sentimento particolare in tale frangente, vogliamo rivolgere ad una nobile figura che da oggi si affianca a quella per noi familiare del Ven. Marello, ovvero alla Beata Maddalena di Canossa, fondatrice della Congregazione delle Figlie della Carità, congregazione di cui fanno parte i nostri nuovi Parroci. Nata a Verona nel 1774, Maddalena dei Marchesi di Canossa, dedicò la sua, vita all'assistenza e all'educazione delle fanciulle povere. Per questo scopo istituì un "ritiro”. Finché nel 1808 fondò a Verona la congregazione delle Figlie della Carità, dette poi canossiane, le cui regole furono approvate nel 1828. Ella morì nel 1835 e fu beatificata circa un secolo dopo da papa Pio XII. Il messaggio di carità di Maddalena bene si fonde con l’ eredità che i Padri oblati di S. Giuseppe hanno lasciato- in custodia a questa comunità. Pertanto, consapevole che una assemblea parrocchiale non reca bandiera se non quella del Cristo e non si identifica esclusivamente nella iniziativa sia pure ispirata, di persone singole, ma nella pluralità delle sue componenti clericale, religiosa e laica, la Comunità S. Giuseppe porge ai cari Padri Canossiani un libro bianco in cui sarà lieta di scrivervi insieme e con l'aiuto celeste la storia a venire di questa piccola grande Parrocchia. 

Riposto 25 settembre 1983                                    La comunità parrocchiale S. Giuseppe

 

 

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