Faccio parte della Parrocchia San Giuseppe di Riposto,
guidata fino al 1983 dai Padri Giuseppini di Asti e dal 1983 ad oggi dai
Padri Canossiani di Verona. Prima di questa data non conoscevo né
i Canossiani né Maddalena di Canossa.
Personalmente ho molta stima per i Sacerdoti religiosi e mi reputo
particolarmente fortunata, insieme alla mia comunità, per averli da
molto tempo in Parrocchia. Penso, infatti, che i Sacerdoti religiosi
sono coloro che hanno risposto pienamente alla chiamata di Cristo.
Nel Vangelo di S.Luca leggiamo le parole di Gesù: "Se qualcuno
viene a me e non ama meno (di me) il padre e la madre, i fratelli e le
sorelle ed anche la sua vita non puo' essere mio discepolo".
I Giuseppini prima, i Canossiani adesso, sono proprio
Sacerdoti che hanno seguito alla lettera quest'invito di Gesù: hanno
rinunciato ad ogni avere personale, hanno lasciato le loro famiglie per
dedicarsi interamente a Dio e ai fratelli.
Noi di San Giuseppe siamo perciò molto grati, oltre che al Signore,
all' allora Vescovo di Acireale, Mons.Malandrino, per averci messo sotto
la guida dei Padri Canossiani.
Il primo Parroco Canossiano è stato P.Saverio Mingoia che,
collaborato da P.Lorenzo Piasentini, ha ritessuto con amore ed
entusiasmo, le maglie di una Comunità, dispiaciuta e un po'
disorientata per la partenza degli Oblati Di San Giuseppe, ma anche
disposta a rinnovarsi e ad accogliere il nuovo "DONO" dello
Spirito Santo.
Sono passati 20 anni circa dal primo insediamento e siamo già al 3°
Parroco, P.Angelo Carbone, dopo P.Saverio e P.Umberto, e abbiamo
conosciuto, oltre P.Lorenzo, anche altri vice-parroci, precisamente
P.Adriano Miotto, P.Giordano e ora P.Mimmo. Tutti questi Padri
hanno rivelato e rivelano, umanamente parlando, dei doni diversi gli uni
dagli altri, ma si assomigliano tutti per il Carisma specifico della
loro Congregazione.
Della Fondatrice conosciamo tanto, ma non ancora tutto, né in
maniera approfondita e adeguata; di sicuro, però, ne abbiamo capito,
attraverso il servizio quotidiano, silenzioso, umile ma incisivo e
qualificato dei nostri Padri, la Spiritualità, che invita anche noi
Laici:
- a curare particolarmente, senza peraltro trascurare il
resto, i ragazzi, i giovani gli anziani, i più bisognosi;
- a lavorare nel silenzio, nell'umiltà, nella semplicità;
- a essere contemplativi, ma nello stesso tempo
operativi;
- a far tutto tenendo a modelli il Crocifisso e la
Madonna Addolorata in Spirito di CARITA' che deve essere, dice S.
Maddalena Di Canossa, "UN FUOCO CHE SEMPRE PIÙ SI DILATA E
TUTTO CERCA DI ABBRACCIARE"
Venti anni vissuti insieme ai Padri
Canossiani non sono molti, siamo ancora, infatti, una comunità
Canossiana giovane, ma neppure pochi quando si partecipa intensamente
alla vita della Comunità.
E sono già tanti i ricordi, e tutti belli, che ognuno di noi porta
dentro di sé. Mi ritornano in mente talora alcune
espressioni pronunciate dai Padri al loro arrivo e anche il nostro
saluto carico di riconoscenza e di attese che, posso affermare, non sono
state mai deluse.
Abbiamo avuto e abbiamo tutt'oggi in loco dei Padri ATTENTI E
SENSIBILI, APERTI E DISPONIBILI, delle valide GUIDE SPIRITUALI, ma anche
dei FRATELLI e degli AMICI che raccolgono e condividono i nostri
problemi grandi e piccoli e, facendoci superare difficoltà e limiti, ci
aiutano a crescere nell'amore di Dio e dei fratelli. Si
lavora in intesa, loro gioiscono, soffrono e trepidano con noi favorendo
sempre lo Spirito di comunione.
Oggi sono contenta di partecipare a quest'incontro e grata al Signore di
testimoniare con gioia che, grazie ai FIGLI DI MADDALENA, lo Spirito sta
lavorando in mezzo a noi e in qualcuno in particolar modo.
Sono certa che anche in futuro la loro guida, il loro esempio, la loro
testimonianza ci sarà da sprone, affinché INSIEME e con l'aiuto del
Signore e dei nostri patroni(San Giuseppe, la Madonna delle Grazie) e di
S.Maddalena possiamo essere veramente "LUCE, SALE, LIEVITO,
PACE"
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